La sottile linea rossa della democrazia

Si direbbe che l’evoluzione delle democrazie occidentali abbia  seguito l’evoluzione dell’inquinamento  ambientale e  del  riscaldamento del pianeta, fino a minare i propri equilibri.  Abbiamo raggiunto il break even point della democrazia?
Troppi rumori di fondo nella politica, troppe grida inascoltate nel popolo. Occorre  far seguire alle critiche la riaffermazione dei principi e la realizzazione dei valori ad essi correlati.  Che fare? Due passi avanti, un passo indietro. Per tradurre le insofferenze  in  proposte operative non occorrono idee per  cambiare la democrazia, ma idee per realizzare la democrazia.  Siamo giunti per processo di espansione ai confini della democrazia, in  una sottile linea rossa dove la prospettiva deve essere positiva e dettata dalla volontà piuttosto che dalla necessità, dove occorre difendere la democrazia, non praticarla.

Qui di seguito dunque  un breve e modesto catalogo di  riforme,  necessarie  ancorché non sufficienti, per  rilanciare la democrazia, prima ancora dell’economia: Madamia il catalogo è questo.

 1. Democrazia e Istituzioni

Con la  propagazione della crisi finanziaria ed economica si è diffusa l’opinione   secondo la quale la subalternità della politica all’economia e alla finanza, tanto più in quanto transnazionale, indichi un pericoloso deficit di democrazia negli stati occidentali. Molti  osservatori hanno  così cominciato a considerare con interesse, forse con un’insana punta d’invidia, il caso della Cina come un  modello di sviluppo  efficiente : uno stato senza diritti che con meccanismi para capitalistici si sviluppa economicamente con ritmi  straordinari. Ma tant’è, noi siamo dentro un sistema democratico rappresentativo dove il popolo è sovrano. Che fare? Per esempio intervenire con riforme istituzionali  in grado di recuperare l’interesse e la partecipazione dei cittadini alla gestione e controllo della cosa pubblica dando efficienza al sistema di governo. Le misure potrebbero essere:

i)  l’elezione diretta del Presidente del Consiglio,  in analogia al sistema elettorale per il Sindaco, con pieni poteri sulla formazione e scioglimento del governo, costituito da massimo 12  ministeri;

ii) l’assetto del Parlamento con un sistema bicamerale non perfetto, così articolato:

 – una Camera dei Deputati , costituita da 630 membri eletti su base regionale in  proporzione al peso degli abitanti, con funzione legislativa in tutte le materie, previo parere preventivo (obbligatorio , non vincolante ) del Senato sulle singole proposte di legge. Massimo due mandati con possibilità di un terzo previo parere favorevole del  Presidente della Repubblica e

 – un Senato , inteso come una  Camera Alta, con funzione consultiva e con opzione di veto su  provvedimenti adottati in materia di Giustizia, Istruzione e Sanità, composta da 310 membri, nominati per cooptazione per il 20% dal Presidente della Repubblica e per l’80% dalle Associazioni della società civile accreditate presso la Presidenza della Repubblica (… ), di elevato profilo culturale, con mandato senza emolumenti, di età non inferiore ai 40 anni, massimo un mandato con possibilità di un secondo previo parere favorevole del Presidente della Repubblica.

iii) un Federalismo articolato  in  Stato, Regioni, Città Metropolitane e Comuni con abolizione totale delle Provincie, costituzione  delle città Metropolitane (articolate in Municipalità), abolizione dei Comuni con  meno di 2000 abitanti (3642 Comuni, pari al 45% del totale dei Comuni). Risorse finanziarie distribuite alle Regioni per  3/4 in relazione al pil da queste prodotte e per 1/4 come fondo perequativo tra Nord e Sud.

iv) riconoscimento del  Diritto di voto  ai soli cittadini residenti (quindi non agli italiani residenti all’estero),  estensione del diritto di voto ai minorenni ( a 16 anni  con voto attivo per elezioni amministrative e politiche,  fino a 15 anni con delega ai genitori (o chi ne fa le veci) per solo elezioni amministrative.  Voto per i Referendum (abrogativi e propositivi) a 18 anni.

 v) Facilitazione ottenimento della cittadinanza italiana e riconoscimento cittadinanza a chi nasce in Italia (ius soli)

 vi)  Quote assunzione cittadini di origine straniera con cittadinanza italiana nelle forze di polizie statale e locali, nelle forze dell’ordine e nelle forze armate, in proporzione alla presenza delle varie nazionalità, etnie e comunità.

 ivi)  Istituzione servizio civile obbligatorio, legato al territorio,  di durata  3 mesi (da esercitarsi nell’arco di età 18 – 21 anni) per tutti i cittadini italiani residenti

2. Democrazia, Economia e lavoro

Occorre prendete atto che nell’era della globalizzazione dei mercati lo “scontro di classe”,  l’ossessione del padrone concepito come nemico di classe, non paga più perché aumenta la conflittualità interna nel Paese, già caratterizzato da una indebolita  economia, a fronte della crescente conflittualità  tra i mercati internazionali.  I tempi richiedono, al contrario, che sindacati maturi siedano nei consigli di amministrazione, o di sorveglianza, per prendere parte attiva e responsabile nel governo dell’economia: dalla concertazione alla cogestione perché il bene è comune.  Il rilancio dell’economia si attiva, prima ancora che con le risorse, con misure improntate all’equità e al rispetto dei diritti. Tra le misure preliminari:

i)  Lo Statuto dei lavoratori va esteso a tutte le imprese;

ii)  occorre attivare nelle imprese forme di Cogestione imprenditori-lavoratori con sindacati nei consigli di amministrazione,  o di sorveglianza, delle società;

iii) a fronte della tipica struttura imprenditoriale italiana fondata sulla piccola-media industria occorre promuovere e incentivare la costituzione di società e di cooperative;

iv)  facilitare l’iniziativa privata con abolizione  degli Ordini professionali e delle Licenze

 v)  instaurare un nuovo welfare state: un patto generazionale che sostituisca il  patto sociale mediante trasferimento di risorse alla fascia di popolazione in età giovanile.  Il ricavato dai tagli alle pensioni, per esempio, va utilizzato per migliorare la scuola, per finanziare la ricerca,  finanziare le start up e il proseguimento degli studi degli studenti meritevoli  che intendono conseguire titoli universitari o  titoli ad elevata specializzazione, anche non postuniversitari (artigianato)

 v) nella convinzione che la lotta all’evasione fiscale (come alla corruzione) debba essere concepita come una questione di difesa della Costituzione e dell’ordine pubblico, da trattarsi alla pari della lotta che lo Stato dichiara al terrorismo e alla criminalità organizzata o dichiarerebbe a qualsiasi altro aggressore che minacciasse l’esistenza stessa dello Stato.  I metodi investigativi e conseguentemente le pene per gli evasori fiscali devono essere intensificati e  oltre a quella  detentiva e amministrativa deve prevede una limitazione dei diritti (sospensione del diritto di voto, del rilascio del passaporto e della patente di guida,di ogni carica pubblica,…).

Tra le misure tecniche operative urgenti sono: instaurare la tracciabilità dei pagamenti con moneta elettronica, e consentire i pagamenti con moneta contante fino alla somma di 200 €.  Abolizione  delle banconote dei tagli da 200 € e 500 €.

Detrazione spese documentate con scontrino fiscale / fattura (come per i farmaci)

3. Democrazia, cultura e sviluppo 

abolizione  di ogni forma di finanziamento pubblico della scuola privata  ( la sussidiarietà non si applica ai beni strategici come l’istruzione, l’energia, l’acqua, internet,il suolo)

piena autonomia gestionale degli istituti scolastici (Fondazioni?)

riqualificazione della istruzione scientifica e tecnica (su base nazionale) e della formazione professionale (su base regionale),

formazione di base su  ITC obbligatoria (internet come bene comune)

 abolizione del valore legale dei titoli di laurea (no esami di stato)

(to be continued)

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