Controllo dunque sono, ma la coscienza arriva sempre tardi.

Ho assistito il primo novembre scorso alla proiezione della prima nazionale del film giapponese Un coperchio sul sole che racconta i primi cinque giorni della gestione da parte del governo allora in carica dell’incidente nucleare di Fukushima Dai-chi (11 marzo 2011). Buono il film e lodevole l’iniziativa di portarlo nel mondo. Lo smarrimento leggibile sui volti e osservabile nei comportamenti dei personaggi hanno ben rappresentato la catastrofe incombente sul Giappone in quei giorni, una tragedia che tuttavia riguarda tutto il mondo e che non si è ancora conclusa.

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